2021/05/06 - Primo volo completo della Starship


Dopo quattro tentativi falliti con i prototipi precedenti, la versione SN15 del veicolo sperimentale Starship di SpaceX parte verticalmente, si arrampica fino a circa 10 chilometri, effettua una discesa in “spanciata”, si raddrizza e scende fino a terra, sostenuta soltanto dai propri motori, appoggiandosi dolcemente al suolo invece di esplodere o schiantarsi come gli esemplari precedenti. L’unica anomalia è un principio d’incendio dopo l’atterraggio, domato dai sistemi antincendio.

La diretta di SpaceX. 6:15 - decollo; 11:15 vista della “spanciata” da una telecamera montata su una pinna anteriore; 12:15 atterraggio.

Il volo fornisce ulteriori conferme della fattibilità della tecnica di rientro proposta da SpaceX: il veicolo, dopo il rientro iniziale in atmosfera gestito dallo scudo termico (installato solo parzialmente in questo prototipo), scende verso il suolo in caduta libera, in assetto orizzontale, stabilizzato dalle sue superfici aerodinamiche. Questo assetto riduce la velocità di caduta, grazie alla resistenza aerodinamica, ed evita l’uso dei classici paracadute. Appena prima di raggiungere il suolo, Starship riaccende i motori per orientarsi verticalmente e frenare.

I prototipi precedenti hanno avuto sorti alterne. SN1 è stato usato per collaudi a terra fino a distruggerlo il 28 febbraio 2020; SN2 è stato costruito solo parzialmente; SN3 è stato distrutto nei collaudi il 3 aprile 2020; SN4 ha fatto la stessa fine il 29 maggio 2020; SN5 ha effettuato un volo fino a 150 metri di quota il 4 agosto 2020; SN6 ha ripetuto il volo il 3 settembre 2020; SN7 è stato costruito parzialmente e poi distrutto nei collaudi il 23 giugno 2020; SN8 è stato il primo a effettuare il profilo di volo con “spanciata”, il 9 dicembre 2020, ma è atterrato a velocità eccessiva ed è esploso; SN9 ha effettuato lo stesso profilo di volo il 2 febbraio 2021 ma si è schiantato all’atterraggio; SN10 ha ripetuto il medesimo profilo ma è atterrato a velocità superiore al previsto, danneggiandosi, ed è esploso otto minuti più tardi; SN11 è esploso poco prima dell’atterraggio; i prototipi SN12, 13 e 14 sono stati iniziati ma non completati.

2001/05/06 - Rientro della Soyuz TM-31

Atterra in Kazakistan, vicino ad Arkalyk, la Soyuz TM-31, che il 31 ottobre 2000 è partita dal cosmodromo di Baikonur per portare alla Stazione Spaziale Internazionale i cosmonauti Yuri Gidzenko e Sergei Krikalev e l’astronauta William Shepherd. I tre sono arrivati il 2 novembre 2000, dando inizio all’occupazione permanente della Stazione, che proseguirà ininterrotta per oltre due decenni.

Per il viaggio di ritorno dallo spazio ci sono invece a bordo della Soyuz TM-31 Talgat Musabayev, Yuri Baturin e Dennis Tito, arrivati alla Stazione a bordo della Soyuz TM-32 il 30 aprile 2001.

Si conclude così il primo volo spaziale di un privato cittadino, Dennis Tito, che ha pagato di tasca propria la sua partecipazione alla missione.

La notizia del rientro della Soyuz TM-31 sul Resto del Carlino (dalla collezione personale di Gianluca Atti).

Fonti: RussianSpaceWeb; Wikipedia; Astronautix.

1993/05/06 - Atterraggio Shuttle Columbia (STS-55)

Lo Shuttle Columbia torna sulla Terra al centro di ricerca aerospaziale Dryden (ora Armstrong) della base militare Edwards, in California, al termine della cinquantacinquesima missione del programma Shuttle, riportando il laboratorio spaziale tedesco Spacelab-D2.

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Atterraggio del Columbia al termine della missione STS-55.

Fonte: NHO

1991/06/06 - Atterraggio Shuttle Atlantis (STS-39)

Lo Shuttle Atlantis atterra al Kennedy Space Center al termine della missione STS-39, la prima del programma militare di difesa strategica SDI (“Star Wars”) del Dipartimento della Difesa statunitense.

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Lo Shuttle Atlantis atterra sulla pista del KSC, concludendo la missione STS-39.

Fonte: SSA.

1985/05/06 - Atterraggio dello Shuttle Challenger (STS-51B)

La diciassettesima missione del programma Shuttle, denominata STS-51B, si conclude con un atterraggio sulla pista della base militare Edwards, in California, dopo 7 giorni nello spazio, durante i quali ha portato in orbita il laboratorio Spacelab. A bordo, oltre a sette astronauti, ci sono due scimmiette e 24 roditori.

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Lo Shuttle Challenger atterra sulla pista della base Edwards.

Fonti: NASA; SSA.

1968/05/06 - Precipita il veicolo addestratore lunare di Neil Armstrong

Neil Armstrong, destinato ad effettuare il primo allunaggio un anno più tardi, rischia di morire in un incidente di volo a bordo del veicolo LLRV sul quale si sta addestrando per l’impresa.

Presso la base dell’aviazione militare Ellington, in Texas, sta pilotando l’LLRV 1, un insolito veicolo sperimentale che si sostenta grazie al getto di un motore a reazione orientato verticalmente, quando un malfunzionamento del sistema di manovra inclina eccessivamente il veicolo, costringendo Armstrong ad azionare il proprio seggiolino eiettabile a circa 60 metri da terra. Il veicolo precipita e si distrugge; Armstrong atterra con il paracadute e se la cava con un morso alla lingua.

Dopo l’incidente, il collega Alan Bean incontra Armstrong, seduto alla propria scrivania in ufficio, e poi sente dei colleghi che parlano dello schianto accaduto un’ora prima. Bean torna da Armstrong e gli dice “Ho appena sentito una storia ridicola! Ho sentito dire che ti sei eiettato dall’LLRV un’ora fa”. Armstrong gli risponde, imperturbabile, che è vero. Ricordando l’episodio nel libro First Man di James Hansen, Bean lo commenterà così: “Non riesco a immaginarmi nessun’altra persona, men che meno un astronauta, che se ne sarebbe semplicemente tornato in ufficio dopo essersi eiettato una frazione di secondo prima di ammazzarsi”.

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Armstrong con uno dei veicolo addestratori per la discesa sulla Luna (simile all’LLRV ma vincolato tramite cavi).

Fonti: NHO; Air&Space Smithsonian (con video dell’incidente); Astronautix; schema del veicolo e video di un altro incidente.