1960/05/01 - Aereo-spia USA abbattuto sopra l’Unione Sovietica: crisi internazionale

Durante uno dei voli segreti di spionaggio della CIA sopra l’Unione Sovietica, effettuati a partire dal 1956, un ricognitore militare d’altissima quota U-2, ritenuto invisibile ai radar e inattaccabile da aerei o missili sovietici, viene invece abbattuto. Il pilota, Francis Gary Powers, si salva e viene catturato.

L’episodio scatena una crisi internazionale: gli Stati Uniti inizialmente negano che si sia trattato di un volo militare e presentano foto false di un U-2 con insegne NASA, dicendo che Powers stava semplicemente effettuando ricerche meteorologiche per la NASA ed era andato fuori rotta a causa di un guasto.

Ma i sovietici rivelano di avere i rottami dell’aereo, che contengono una fotocamera fissa da ricognizione, inequivocabilmente adatta a scattare foto ad altissima risoluzione del territorio sorvolato, e informazioni sulla sua rotta prevista, che attraversa profondamente l’Unione Sovietica.

I resti dell’U-2 statunitense abbattuto vengono mostrati al premier sovietico Khruschev.
Il relitto dell’aereo-spia statunitense abbattuto nei cieli della Russia. Credit: Aerospaceweb.org.

Un vertice per la pace USA-URSS viene compromesso e l’invito al presidente statunitense Eisenhower di recarsi a Mosca viene ritirato. Powers verrà processato per spionaggio, condannato a 10 anni di reclusione e incarcerato in Russia. Sarà rilasciato a febbraio del 1962 in uno scambio con una spia sovietica, Rudolf Abel.

L’incidente affretta la fine dei voli di ricognizione americani sopra la Russia e spinge gli Stati Uniti a ricorrere ai satelliti spia. 

La prima pagina del Corriere della Sera del 6 maggio 1960 cita l’abbattimento dell’U-2. Dalla collezione personale di Gianluca Atti.

 

Fonti: BBC; State.gov; Mental Floss; Smithsonian.