1969/07/03 - L’esplosione dell’N-1 pone fine al tentativo lunare sovietico

Un gigantesco razzo sovietico N-1, concepito per portare un cosmonauta sulla Luna, esplode dieci secondi dopo il decollo, a circa 100 metri di quota, distruggendo gran parte della rampa di lancio e molti degli impianti del centro spaziale di Tyuratam/Baikonur.

È il secondo tentativo di lancio dell’N-1, senza equipaggio come il primo, ed è il suo secondo fallimento. L’esplosione è la più grande della storia delle missioni spaziali.

Pochi giorni più tardi, gli astronauti statunitensi atterreranno sulla Luna con la missione Apollo 11, ponendo fine ai sogni di primato sovietico nel raggiungere la Luna.

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Lo sbuffo in alto è il getto dei motori del sistema di salvataggio che allontana la capsula dal vettore.

La distruzione viene rilevata dai sistemi di ricognizione militari statunitensi, ma non viene rivelata pubblicamente né dai sovietici né dagli americani:

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Fonti: Contact Light; RussianSpaceWeb; filmato del lancio.