La Soyuz-15, pilotata dal comandante Gennadi Sarafanov e dall’ingegnere di volo Lev Demin, è in orbita terrestre da due giorni con l’obiettivo di attraccare alla stazione spaziale militare Almaz (presentata dai sovietici come una Salyut civile). Ma a soli 300 metri di distanza dalla stazione, un problema con il sistema di rendez-vous denominato Igla fa sì che la Soyuz accenda i motori e acceleri verso la Salyut/Almaz a 72 km/h. La Soyuz evita la collisione per soli 40 metri. Un impatto sarebbe quasi sicuramente fatale per i cosmonauti.
L’equipaggio non si rende conto del problema e non spegne il sistema Igla, col risultato che la Soyuz torna automaticamente a dirigersi verso la stazione altre due volte, sfiorandola nuovamente a velocità elevata. Quando il controllo missione riesce finalmente a disattivare il sistema di rendez-vous, i due cosmonauti hanno solo il propellente sufficiente per tornare sulla Terra, cosa che fanno immediatamente, atterrando di notte. L’incidente verrà tenuto segreto fino al 1994.
Fonte: Russian Space Web.