1973/09/25 - Ritorno sulla Terra di Skylab 3

Si conclude con un ammaraggio nell’Oceano Pacifico la missione Skylab 3 di Alan L. Bean, Jack R. Lousma e Owen K. Garriott, partiti il 28 luglio 1973 per raggiungere il laboratorio orbitante Skylab, proseguirne la manutenzione e svolgere esperimenti tecnici e scientifici.

La loro permanenza nello spazio per 59 giorni raddoppia il record precedente, che spettava all’equipaggio di Skylab 2. Anche se all’inizio soffrono per la nausea da movimento, gli astronauti Lousma e Garriott riescono a installare un secondo parasole nel corso di un’attività extraveicolare di sei ore e mezza. Fra le cavie dei loro esperimenti scientifici ci sono dei ragni, per studiare la loro capacità di costruire ragnatele in assenza di peso.

Bean, Lousma e Garriott collaudano anche la Astronaut Maneuvering Unit (AMU), lo zaino con propulsori a getto che era stato portato nello spazio con la missione Gemini 9 nel 1966 ma che non era stato possibile collaudare all’epoca a causa di problemi con le tute spaziali Gemini. Questo collaudo faciliterà la progettazione del Manned Maneuvering Unit, una versione più evoluta dello zaino, che volerà nel 1984 a bordo dello Shuttle (STS-41B).

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Lo Skylab.
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Jack Lousma all’esterno dello Skylab per una riparazione del laboratorio orbitante. Foto SL3-115-1833.

Fonti: NASA; NASA; NHO.