Arriva sulla Terra, dopo circa 20.000 anni di viaggio, la luce di una supernova esplosa all’interno della Via Lattea. Nel cielo della Terra è visibile a occhio nudo nella costellazione dell’Ofiuco e lo resterà per diciotto mesi, brillando più di ogni altra stella in cielo e di quasi tutti i pianeti (magnitudine -2,5).
L’astronomo tedesco Johannes Kepler la osserverà qualche giorno più tardi, il 17 ottobre, e il fenomeno celeste prenderà il suo nome. È la seconda supernova nella Via Lattea osservata nello spazio di una generazione, dopo quella del 1572 vista da Tycho Brahe in Cassiopea, e non ce ne saranno più per i secoli successivi.