Le quattro sonde lanciate dal veicolo spaziale statunitense Pioneer Venus Multiprobe nei pressi di Venere si tuffano, insieme al veicolo principale o bus, nell’atmosfera del pianeta per rilevarne le caratteristiche.
La più grande delle sonde, la Large Probe, scende appesa a un paracadute sulla faccia non illuminata di Venere; le altre tre, più piccole e senza paracadute (hanno solo uno scudo aerodinamico), entrano nell’atmosfera in tre punti differenti, rispettivamente la North nella zona settentrionale della faccia illuminata, la Night nella zona non illuminata e la Day nella faccia illuminata. Quest’ultima è l’unica a sopravvivere e trasmettere dati, per circa un’ora, anche dopo l’impatto con la superficie del pianeta.
Fonte: NASA.