2009/10/09 - Schianto doppio sulla Luna della missione LCROSS

La sonda statunitense LCROSS (Lunar CRater Observation and Sensing Satellite) conclude la propria missione lunare schiantandosi intenzionalmente nel cratere Cabeus, vicino al polo sud della Luna, in una zona che non viene mai illuminata dal Sole, rivelando la presenza di acqua.

L’impatto di LCROSS è preceduto di quattro minuti da quello dello stadio Centaur del vettore che ha portato LCROSS in orbita lunare ed ha una massa superiore a quella della sonda. Questo primo impatto crea un nuovo cratere di circa 28 metri di diametro, denominato Centaur, e solleva una nube di polvere larga da 6 a 8 km, che viene analizzata dagli strumenti sulla Terra e da quelli a bordo di LCROSS durante la propria caduta.

Fonti: NASA; NASA.

1967/10/09 - Schianto sulla Luna di Lunar Orbiter 3

La sonda statunitense Lunar Orbiter 3, lanciata il 5 febbraio 1967 per una missione di ricognizione lunare, viene fatta precipitare intenzionalmente sulla Luna al termine della propria attività, durante la quale ha scattato e ritrasmesso sulla Terra 149 immagini a media risoluzione e 477 immagini ad alta risoluzione (1 metro); altre foto sono state scattate ma non ritrasmesse a causa dell’inceppamento del meccanismo di trascinamento della pellicola fotografica. Fra i dettagli osservati in queste foto c’è anche la localizzazione esatta della sonda Surveyor 1. Le coordinate del sito d’impatto sono 14,3° N di latitudine e 97,7° W di longitudine.

Fonte: NASA.

1604/10/09 - Supernova visibile a occhio nudo

Arriva sulla Terra, dopo circa 20.000 anni di viaggio, la luce di una supernova esplosa all’interno della Via Lattea. Nel cielo della Terra è visibile a occhio nudo nella costellazione dell’Ofiuco e lo resterà per diciotto mesi, brillando più di ogni altra stella in cielo e di quasi tutti i pianeti (magnitudine -2,5).

L’astronomo tedesco Johannes Kepler la osserverà qualche giorno più tardi, il 17 ottobre, e il fenomeno celeste prenderà il suo nome. È la seconda supernova nella Via Lattea osservata nello spazio di una generazione, dopo quella del 1572 vista da Tycho Brahe in Cassiopea, e non ce ne saranno più per i secoli successivi.