Per la prima volta viene installato a bordo di una stazione spaziale un modulo abitativo “gonfiabile” (espandibile) invece di un modulo rigido convenzionale: il BEAM (Bigelow Expandable Activity Module) di Bigelow Aerospace, portato in orbita da un veicolo cargo Dragon pochi giorni prima, viene collegato alla parte abitata della Stazione Spaziale Internazionale.
Si tratta tuttavia di un modulo sperimentale, che non verrà reso permanentemente comunicante con il resto dello spazio abitativo della Stazione ma sarà aperto dall’interno soltanto occasionalmente e ha lo scopo di dimostrare e collaudare la tenuta e la resistenza alle radiazioni e ai micrometeoroidi delle strutture non rigide.