Parte dal cosmodromo di Baikonur, che all’epoca è una località segreta (come nota la stampa), lo Sputnik 3. Questo, nei piani del progettista capo del programma spaziale sovietico Sergei Korolev, sarebbe dovuto essere il primo satellite artificiale mai messo in orbita, ma la pressione politica del governo sovietico ha fatto lanciare prima lo Sputnik 1, oggetto estremamente semplice e di pura propaganda, senza utilità scientifica significativa, e poi lo Sputnik 2, con la cagnetta Laika, sempre per motivi di propaganda.
Lo Sputnik 3, invece, è un satellite scientifico, dotato di strumenti per lo studio dell’alta atmosfera, dei campi magnetici, delle radiazioni e della polvere cosmica, ed è l’oggetto più pesante mai messo in orbita fino a questo punto (1327 kg).
Il satellite è in realtà l’esemplare di riserva: l’originale è andato distrutto in un incendio dopo che il suo vettore si è disintegrato il 27 aprile 1958.
Fonte: NASA.