La Soyuz-15 parte per raggiungere la stazione spaziale Salyut-3, portando in orbita il comandante Gennadi Sarafanov e l’ingegnere di volo Lev Demin. Rientrerà due giorni dopo, di notte, accompagnata da un laconico comunicato stampa che parlerà di “collaudo di varie modalità di rendez-vous”.
La realtà sarà ben diversa, e verrà rivelata vent’anni più tardi: ci sarà una mancata collisione ad alta velocità con la Salyut (che in realtà è una stazione militare Almaz spacciata per una civile della serie Salyut), che costringerà a un rientro d’emergenza.
Fonte: Russian Space Web.