Richard Branson raggiunge la quota di 86.000 metri a bordo del veicolo Unity della propria azienda, la Virgin Galactic, insieme ai due piloti (Dave Mackay e Michael Masucci) e a tre dipendenti della Virgin Galactic (Beth Moses, Colin Bennett e Sirisha Bandla). È la prima volta che il veicolo trasporta un complemento completo di passeggeri e Branson diventa la prima persona al mondo a raggiungere una quota definibile come “spazio” usando un veicolo finanziato dalla persona stessa.
Unity viene portato in aria da un aereo-madre, che lo sgancia a circa 15.000 metri di quota, e da lì si arrampica usando il proprio motore a razzo, raggiungendo Mach 3 e tracciando un arco parabolico.
Non avendo superato la quota di 100.000 metri normalmente considerata come demarcazione di inizio dello spazio, non si tratta formalmente di un volo spaziale in senso stretto ma di un volo ad altissima quota; tuttavia il governo statunitense considera la quota di 80 km come confine fra atmosfera e spazio, per cui i membri dell’equipaggio di Unity, partiti da una base nel New Mexico, possono considerarsi astronauti.
L’esperienza di bordo è comunque molto simile a quella di un volo spaziale suborbitale, con circa tre minuti di assenza di peso e una visione della Terra paragonabile a quella che si ha dallo spazio, con il cielo nero e una curvatura molto marcata dell’orizzonte.
Il volo è stato presentato come un collaudo finale per il “turismo spaziale” che Branson prevede di offrire commercialmente dal 2022, con biglietti che attualmente costano circa 250.000 dollari a testa.
Se questo viene considerato un volo spaziale, si stabilisce un nuovo record per il maggior numero di persone presenti contemporaneamente nello spazio sia pure per pochi minuti: 16 (tre astronauti cinesicinesi sulla stazione cinese, sette astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale e sei persone a bordo di Unity).
Fonte: BBC.