1966/02/03 - Primo atterraggio morbido su un altro mondo: Luna 9

La sonda sovietica Luna 9 effettua il primo atterraggio morbido della storia su un altro corpo celeste, posandosi sulla Luna, nella zona dell’Oceano delle Tempeste, alle 21.45 ora di Mosca (18.45 GMT), trasmettendo le prime immagini dalla superficie della Luna insieme a dati sulle radiazioni locali.

L’atterraggio dimostra che la superficie lunare è in grado di reggere il peso di un veicolo, smentendo così le teorie di alcuni astronomi che ipotizzavano che la Luna fosse coperta, soprattutto nelle pianure, da uno strato di polvere finissima che si sarebbe comportata come un fluido viscoso, creando una sorta di sabbie mobili spaziali e impedendo quindi qualunque atterraggio.

Il sistema di allunaggio adottato dalla sonda sovietica è particolarmente ingegnoso: la sonda, del peso di circa 1600 chilogrammi, ha un razzo di discesa che effettua una frenata appena prima dell’impatto e un’asta che si estende al di sotto di essa. Quando quest’asta tocca il suolo lunare, si attiva l’espulsione verso l’alto di un modulo sferico del peso di circa 84 chilogrammi, racchiuso dentro una sorta di air-bag per attutire la caduta. Grazie al fatto che ha un centro di gravità eccentrico ed è a forma di ghianda, il modulo rotola fino a disporsi spontaneamente nell’assetto corretto. Si aprono poi quattro petali, che fungono da riflettori per le quattro antenne di trasmissione a stilo. Nella parte più alta del modulo c’è un periscopio con uno specchio rotante che consente a una telecamera fissa di riprendere panoramiche del suolo circostante. Per indicare qual è la direzione verticale viene usato un sistema rustico ma efficace: da ciascuna antenna pende un filo a piombo.

Feb03-1966_luna-9
Un modello del modulo di atterraggio della sonda Luna 9.

Fonti: NASA; NASA; Zarya.