Lo Shuttle Atlantis decolla dalla Rampa 39A del Kennedy Space Center per la missione STS-36, la sesta di carattere militare nell’ambito del programma Shuttle, portando nello spazio un equipaggio composto da John O. Creighton (comandante), John H. Casper (pilota), Richard M. Mullane, David C. Hilmers e Pierre J. Thuot (specialisti di missione). Per la prima volta dai tempi di Apollo 13, il lancio è stato rinviato a causa della malattia di un membro dell’equipaggio (il comandante) e delle condizioni meteorologiche (la data inizialmente prevista era il 22 febbraio).
Atlantis resterà in orbita per 4 giorni e 10 ore, su un piano orbitale estremamente inclinato (62 gradi rispetto all’equatore) che impone un insolito sorvolo di zone abitate durante il decollo, normalmente da evitare per non farvi precipitare rottami in caso di malfunzionamenti durante l’arrampicata verso lo spazio. Questa deroga, insieme alla quota orbitale molto bassa (inizialmente circa 200 km, poi circa 248 x 260 km), è probabilmente dovuta alla natura estremamente importante del carico: Atlantis infatti trasporta e rilascia in orbita un satellite spia KH-11 del Dipartimento della Difesa statunitense.
Questo satellite militare è praticamente identico al telescopio spaziale Hubble che verrà messo in orbita da uno Shuttle due mesi più tardi, ma questo fatto verrà reso noto solo molti anni dopo.
Fonti: NASA, SSA; FAS; AmericaSpace; AmericaSpace.