Rientrano sulla Terra dalla stazione spaziale sovietica Salyut-6 i cosmonauti Yuri Romanenko e Georgi Grechko. Stabiliscono il nuovo record di durata di una singola permanenza nello spazio: 97 giorni. Verso la fine della missione Romanenko ha iniziato ad avere un fortissimo mal di denti, ma non c’erano antidolorifici a bordo e quindi ha dovuto sopportare il dolore. Il padre di Grechko è morto durante la missione, ma Romanenko decide di non dirlo a Grechko fino al ritorno sulla Terra.
Fonti: Almanac of Soviet Manned Space Flight, 1990; SSA; Astronautix.
Decollo del vettore Titan con la capsula Gemini 8.
Lancio della Gemini 8, che viene lanciata da un razzo Titan 2 e
porta in orbita terrestre Neil Armstrong e David Scott. Per entrambi è il
primo volo nello spazio. La Gemini 8 effettua il primo attracco
(docking) fra due veicoli spaziali in assoluto, raggiungendo e
agganciando un veicolo senza equipaggio Agena lanciato meno di due ore
prima.
L’attracco, effettuato da Armstrong, è un grande successo: i due veicoli
stanno viaggiando a 28.900 km/h, ma le manovre orbitali sono talmente precise
che la velocità relativa è di soli 8 centimetri al secondo. Scott annuncia con
entusiasmo l’attracco:
“Abbiamo attraccato! Sì, è veramente liscio come l’olio!”
(“We are docked! Yes, it’s really a smoothie!”). Un’altra tappa
significativa della corsa verso la Luna è stata completata.
La Gemini 8 entra in una zona dell’orbita nella quale non c’è contatto
radio con il Controllo Missione, come previsto, ma quando ne riemerge le
parole di Scott hanno tutt’altro tono:
“Qui abbiamo un problema serio” (“We have a serious problem here”). A insaputa degli astronauti, un motore di manovra della loro capsula è
andato in avaria e la sua spinta sta facendo ruotare su se stessi i due
veicoli agganciati.
Sospettando erroneamente che la rotazione imprevista sia causata dal veicolo
Agena, i due astronauti si sganciano da quest’ultimo, ma in questo modo
riducono la massa del sistema sul quale agisce il motore malfunzionante e
quindi la rotazione non fa che aumentare, arrivando a un giro al secondo, con
il rischio che gli astronauti si disorientino e in poco tempo perdano i sensi.
La cinepresa di bordo documenta la rotazione rapida della capsula, come
visibile a 19:00 nel video qui sotto.
Neil Armstrong spegne l’intero impianto dei motori di manovra e usa poi i
motori di manovra di rientro per riprendere il controllo della
Gemini 8. Questo risolve l’emergenza, ma consuma circa il 75% del
propellente disponibile per effettuare il rientro e quindi il Controllo
Missione decide di ordinare un rientro anticipato rispetto al piano di volo.
La Gemini 8 ammara, dopo aver effettuato un’altra orbita, a circa 1000
km a sud di Yokosuka, in Giappone. Armstrong e Scott attendono i soccorsi per
tre ore, tormentati dal mal di mare ma sani e salvi. L’emergenza felicemente
risolta dimostra la capacità degli astronauti e dei tecnici a Terra di gestire
gli imprevisti. La prontezza di reazione di Armstrong cementa la sua
reputazione fra gli astronauti e contribuirà non poco alla sua selezione per
le missioni lunari; anche Scott andrà sulla Luna.
Nasce a Flint, in Michigan, Michael J. Bloomfield. Verrà selezionato dalla NASA come astronauta nel 1994 e volerà nello spazio nel 1997 come pilota dello Shuttle Atlantis (STS-86), nel 2000 come pilota dello Shuttle Endeavour (STS-97) e nel 2002 come comandante della missione STS-110 dello Shuttle Atlantis.
Nasce a Creston, in Iowa, Walter Cunningham. Verrà selezionato dalla NASA come astronauta nel 1963 e volerà nello spazio nel 1968 con la missione Apollo 7, la prima dopo la tragedia di Apollo 1 che costerà la vita ai tre membri dell’equipaggio. Cunningham, insieme a Wally Schirra e Donn Eisele, orbiterà intorno alla Terra per undici giorni, usando una capsula molto simile a quella di Apollo 1 e non ancora del tutto modificata per evitare che si ripeta l’incendio a bordo di Apollo 1. Il volo di Apollo 7 stabilirà il record dell’epoca per la più grande massa portata in orbita e resterà il volo di collaudo più lungo di qualunque nuovo veicolo spaziale.
Walt Cunningham all’epoca della missione Apollo 7.
Nasce Vladimir Komarov, che diventerà il primo essere umano a volare due volte
nello spazio, con Voskhod-1 (12 ottobre 1964) e Soyuz-1. Quest’ultimo volo gli sarà fatale il 4 aprile 1967.
Il suo nome sarà riportato sul primo monumento commemorativo lasciato sulla Luna, nel 1971.