Thomas Stafford, John Young e Eugene Cernan, a bordo di Apollo 10, effettuano la prova generale del primo allunaggio umano: a bordo del Modulo Lunare, battezzato Snoopy, Stafford e Cernan si sganciano dal veicolo principale (il Modulo di Comando e Servizio, pilotato da John Young e denominato Charlie Brown) mentre si trovano sulla faccia nascosta della Luna, fuori contatto radio con la Terra.
Alle 20:00 ora italiana i due veicoli riemergono da dietro la Luna e riprendono i contatti radio. Stafford conferma che lo sgancio è avvenuto regolarmente e alle 20:18 italiane inizia una diretta TV che mostra Snoopy ripreso da Charlie Brown.
Alle 21:35 Cernan accende il motore di discesa del Modulo Lunare, e alle 22:21 comunica che è stata raggiunta la quota minima prevista: Stafford e Cernan sorvolano la superfice lunare a circa 14.000 metri di quota, come se fossero su un aereo di linea che viaggia sulla Terra, procedendo nel vuoto a circa 6.000 km/h. Nessun essere umano è mai stato così vicino al suolo lunare.
Stafford descrive il Mare della Tranquillità, la zona prescelta per l'atterraggio di Apollo 11. “La parte che stiamo sorvolando è molto liscia, simile ad argilla bagnata. Ricorda il letto asciutto di un fiume del Nuovo Messico o dell'Arizona [...] Riusciamo a distinguere molti particolari della superficie, massi, piccoli crateri e profonde fenditure". In assenza di atmosfera, la nitidezza del paesaggio che scorre sotto agli occhi dei due astronauti è straordinaria.
Durante il sorvolo, Stafford e Cernan eseguono una serie di riprese fotografiche e cinematografiche e collaudano un nuovo tipo di radar che servirà a fornire dati per l'allunaggio vero e proprio.
Al termine della seconda orbita, gli astronauti a bordo di "Snoopy" danno inizio alla manovra che simula il decollo dalla superficie della Luna, separando lo stadio di discesa del Modulo Lunare da quello superiore, dove si trovano Stafford e Cernan. Ma poco prima che questo avvenga, il loro veicolo comincia ad oscillare e a ruotare paurosamente, sbattendo i due piloti contro le sottili pareti dell'abitacolo e le delicate apparecchiature di bordo. La ripresa filmata mostra chiaramente le forti oscillazioni del veicolo.
Cernan si lascia sfuggire un secco "Figlio di puttana!" (“102:45:19 Cernan (in Snoopy): Son of a bitch”, riporta l'Apollo Flight Journal). In Italia è già venerdì 23 maggio, sono le 00:34 di notte. Fortunatamente l’emergenza dura meno di un minuto: Stafford, coadiuvato da Cernan, prende in mano i comandi di Snoopy, stabilizzando il veicolo impazzito.
Superato l’incidente e distaccato lo stadio di discesa del Modulo Lunare, i due astronauti accendono il motore dello stadio di risalita per portarsi all'appuntamento orbitale con l'astronave madre, dove è rimasto ad attenderli John Young.
Dopo una serie di evoluzioni in orbita, una sequenza di tre accensioni dei suoi motori porta il Modulo Lunare a posizionarsi sull’asse del Modulo di Comando e procedere all’attracco.
Trascorse sette ore e mezzo di volo autonomo del LM, avviene il perfetto docking a 110 chilometri di altezza dal suolo lunare. Alle 04:31 italiane Stafford e Cernan, dopo aver passato più di dodici ore all'interno di Snoopy, rientrano nel Modulo di Comando attraverso il tunnel di collegamento. La prova generale dell’allunaggio è riuscita.
Fonte: Apollo 10 Timeline.