2020/08/26 - Muore l’astronauta Gerald Carr (Skylab 4)

Si spegne a 88 anni Gerald Carr, uno dei tre astronauti che fra il 1973 e il 1974 trascorsero ben 84 giorni a bordo di Skylab, la prima stazione spaziale statunitense, realizzata modificando uno stadio S-IVB concepito per le missioni lunari e messa in orbita terrestre con un vettore Saturn V rimasto inutilizzato dopo la cancellazione di alcune missioni lunari.

Carr comandò l’ultimo dei tre equipaggi che visitarono Skylab e stabilì, insieme a William Pogue e Ed Gibson, un record mondiale che rimase imbattuto fino al 1978, quando la missione sovietica Salyut 6 durò 96 giorni. Durante la sua missione, denominata Skylab 4, effettuò inoltre ben tre “passeggiate spaziali”.

Gerald Carr era stato scelto in precedenza per la missione lunare Apollo 19, mai realizzata perché cancellata dai tagli imposti alla NASA.

Secondo la stampa dell’epoca, Carr, Pogue e Gibson sarebbero stati anche protagonisti del primo “ammutinamento spaziale” durante il loro lungo soggiorno a bordo dello Skylab: in realtà si trattò di un singolo giorno di fermo delle attività di bordo, deciso degli astronauti per riprendersi da un carico eccessivo di lavoro, e durante quel giorno per un errore di configurazione delle radio non risposero alle comunicazioni. Tutto fu chiarito subito con il Controllo Missione, ma il mito della ribellione di bordo rimase.

Gerald Carr a bordo dello Skylab.

Fonte: Collectspace.com.

1981/08/26 - Voyager 2 in crisi a Saturno, salvataggio a distanza

La sonda interplanetaria statunitense Voyager 2, che ha raggiunto le vicinanze di Saturno a luglio del 1981 e la distanza minima dal pianeta il 25 agosto 1981, riemerge da dietro il pianeta (dal punto di vista della Terra) con il meccanismo di puntamento bloccato, per cui i suoi strumenti puntano verso lo spazio invece che verso il pianeta.

Fortunatamente i tecnici sulla Terra riescono a correggere il problema e la sonda continuerà a rispondere ai comandi, proseguendo verso Urano e Nettuno e poi raggiungendo i confini estremi dell’eliosfera negli anni e decenni successivi.

L’incontro con Saturno include passaggi ravvicinati di numerose lune del pianeta e in particolare di Encelado, rivelando indicazioni di possibile attività geologica. Le immagini del polo nord di Saturno verranno successivamente unite per rivelare una colossale struttura meteorologica approssimativamente esagonale che circola intorno al polo.

Fonti: NASA; NASA; NASA.

1978/08/26 - Decollo Soyuz-31; primo cosmonauta tedesco

Valery Bykovsky e Sigmund Jähn (cittadino della Germania Est) partono per lo spazio a bordo della Soyuz-31, diretti verso la stazione Salyut-6. Jähn è il primo cosmonauta tedesco. La loro missione durerà 8 giorni.

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Valery Bykovsky (a sinistra) e Sigmund Jähn (a destra).
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Decollo della Soyuz-31.

Fonti: Astronautix; ESA.

1974/08/26 - Partenza Soyuz-15

La Soyuz-15 parte per raggiungere la stazione spaziale Salyut-3, portando in orbita il comandante Gennadi Sarafanov e l’ingegnere di volo Lev Demin. Rientrerà due giorni dopo, di notte, accompagnata da un laconico comunicato stampa che parlerà di “collaudo di varie modalità di rendez-vous”.

La realtà sarà ben diversa, e verrà rivelata vent’anni più tardi: ci sarà una mancata collisione ad alta velocità con la Salyut (che in realtà è una stazione militare Almaz spacciata per una civile della serie Salyut), che costringerà a un rientro d’emergenza.

Fonte: Russian Space Web.

1932/08/26 - Nasce l’astronauta Joe Engle

Nasce a Chapman, in Kansas, Joe Henry Engle. Volerà con l’X-15, aggiudicandosi la qualifica di astronauta per aver superato le 50 miglia (80 km) di quota, e sarà membro dell’equipaggio di riserva di Apollo 14 e membro dell’equipaggio primario di Apollo 17 fino al momento della cancellazione delle missioni Apollo 18 e 19, che gli faranno perdere l’occasione di camminare sulla Luna, venendo sostituito da Harrison Schmitt. Volerà inoltre con due missioni Shuttle (STS-2 e STS-51-I).

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Engle con un X-15.
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Joe Engle davanti a un modulo lunare Apollo.
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Engle (a sinistra) e Richard Truly (a destra) in una foto ufficiale dell’epoca Shuttle.

Fonte: Contact Light.

1918/08/26 - Nasce la matematica Katherine Johnson

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Nasce a White Sulphur Springs, in West Virginia, Katherine Johnson. Il suo precocissimo talento con i numeri le permetterà di terminare gli studi secondari con il massimo dei voti nel 1937 e di insegnare in una scuola per studenti di colore (all’epoca in Virginia sarà ancora in vigore la segregazione razziale). Nel 1953 inizierà a lavorare per la sezione di calcolo West Area Computing della NACA al centro di ricerca Langley a Hampton, in Virginia, sempre in un gruppo segregato. Nel 1957, sulla scia della competizione spaziale avviata dal lancio sovietico dello Sputnik, fornirà parte della matematica del compendio fondamentale Notes on Space Technology, passando poi allo Space Task Group della nascente NASA.

Nel 1960 sarà la prima donna della Flight Research Division citata come coautrice in un rapporto di ricerca: Determination of Azimuth Angle at Burnout for Placing a Satellite Over a Selected Earth Position, con Ted Skopinski, che presenta le equazioni che descrivono un volo orbitale nel quale si specifica il punto di atterraggio desiderato. Inoltre effettuerà le analisi di traiettoria per il volo suborbitale di Alan Shepard nel 1961.

L’anno successivo, in preparazione per il volo orbitale di John Glenn, Katherine Johnson verrà richiesta personalmente dall’astronauta per ricontrollare manualmente, sulla sua calcolatrice meccanica, i calcoli programmati nei computer che dovranno gestire il suo volo. I computer dell’epoca, infatti, saranno ancora macchinosi e inaffidabili e Glenn esigerà la verifica di Johnson come precondizione per la missione.

La Johnson si occuperà dei calcoli che aiuteranno a sincronizzare il modulo lunare e il modulo di comando delle missioni Apollo, lavorerà al progetto Shuttle e ai primi satelliti di osservazione delle risorse della Terra. Andrà in pensione nel 1986, dopo 3 anni a Langley. Nel 2015, a 97 anni, riceverà dal presidente statunitense Obama la Presidential Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile degli Stati Uniti.

Fonti: Roger Launius; NASA.